non credo che vi siano rischi per la gravidanza e per il feto, anche perché la cosa più rassicurante è che le crisi si siano allontanate nel tempo, e di solito questo è un criterio favorevole. L’unico punto di perplessità è che cosa significa esattamente “il cuore si è fermato”. Si è trattato di una spiccata bradicardia (cioè una riduzione della frequenza, ma comunque con una attività conservata) o di una vera e propria asistolia (cioè la mancanza totale – per quanto ovviamente transitoria – dell’attività cardiaca)? In quest’ultimo caso penso che sarebbero stati presi provvedimenti, come l’impianto di un pacemaker, comunque cerchi di approfondire.