Logo Paginemediche
  • Programmi
  • Visite
  • Salute A-Z
  • Chi siamo
  • MediciMedici
  • AziendeAziende
decorazione 1
decorazione 2
decorazione 3
decorazione 4
decorazione 5
decorazione 6
circle
circle
Esperto Risponde

Buongiorno, ho 40 anni e le mie analisi ematiche

Buongiorno, ho 40 anni e le mie analisi ematiche evidenziano dall'età di 18 anni (prima documentazione disponibile) del valori di Gamma GT elevati (es: 223 U/l su 8-63). Da ulteriori accertamenti è stata evidenziata la mia positività agli anti-HBs. Nel 1997 mi è stata diagnosticata la presenza di un calcolo alla colecisti del diametro di 1 cm. A gennaio del 2001 sono stato colecistectomizzato e durante il ricovero le Gamma GT erano aumentate fino ad un valore di 333 U/l a fronte di 10-40 come valori normali. Un anno dopo l'operazione, le Gamma GT ancora alte (536 u/l su 5-85) accompagnate stavolta anche da alte GPT (90 U/l su un massimo di 65) mi hanno spinto a fare ulteriori accertamenti. L'ecografia epatica, una Colangio-RM ed esami ematici esami mirati a verificare malattie autoimmuni hanno dato risultati negativi. La biopsia epatica a cui mi sono infine sottoposto ha evidenziato una lieve fibrosi e mi è stata diagnosticata una COLESTASI CRONICA AD Eziologia ASPECIFICA. Dal 2002 il mio medico mi sottopone a cicli di acido ursodesossicolico che contribuiscono a mantenere le Gamma GT più basse del solito ma comunque oltre il massimo ammesso (tra i 250 e i 290 U/l su 5-85).
Le ultime analisi hanno infine evidenziato anche un colesterolo totale di 287 mg/dl (140-200) e HDL di 66. Concludo dicendo che sono alto 1.70, peso 77 kg, non fumo, non bevo alcolici, faccio poca Attività fisica ma sono una buona forchetta. Secondo voi da cosa è causata la mia colestasi? A quali rischi vado incontro a lungo termine? Che tipo di precauzioni (alimentari, stile di vita,...) debbo prendere per non peggiorare la situazione? Grazie mille per l'attenzione.
Risposta del medico
Dr. Fegato.com
Dr. Fegato.com
Secondo noi la sua colestasi è di tipo costituzionale, cioè dipende da una sua predisposizione genetica e potrebbe risentire favorevolmente di un regime dietetico ipolipidico ed ipocalorico. Tale condizione non è, di per sé, portatrice di danni importanti a lungo termine, ma va tenuta sotto controllo periodicamente, facendo attenzione ad evitare tutti i fattori in grado di peggiorarla, quali assunzione di alcolici, di farmaci potenzialmente epatotossici, eccesso di peso corporeo, etc.
Risposto il: 10 Giugno 2005