La febbre in corso di terapia con interferone è da considerare un evento normale che va combattuto con l’uso della tachipirina. Solitamente tali effetti da IFN vanno migliorando col passare del tempo e non a peggiorare. Per quanto riguarda l’anemia da deficit di ferro, può cercare di migliorare la situazione con l’aggiunta di ferro mediante forma farmacologia (ad es. Ferro-grad cpr). La tachipirina può essere presa anche se non c’è febbre ma solo disturbi di tipo influenzale (artralgie e/o mialgie). Può prendere sciroppi per la tosse, quali sedativi (Seki) oppure mucolitici (Fluimucil) senza timore. Siamo dell’avviso che la valutazione della sospensione della terapia vada fatta a 6 mesi in base alla presenza del virus c a quell’epoca. In tal caso dovrebbe attendere che vengano introdotti nuovi farmaci, più efficaci. Questi ultimi, non ancora disponibili, sono tuttavia in fase avanzata di sperimentazione.