L’aumento delle aminotransferasi recentemente riscontrato potrebbe essere un fatto del tutto occasionale e privo di significato patologico, risultando tale test negativo ad un successivo controllo a mdistanza di 2 settimane. Se invece dovesse essere confermato allora si deve considerare che tali alterazioni indicano la presenza di un fattore di danno epatico che va ricercato. I più frequenti fattori in grado di determinare un danno epatico sono assunzione di alcolici, o di farmaci potenzialemnte epatotossici, la presenza di infezione virale da parte di virus epatitici (HBV ed anti-HCV), l’obesità attraverso la steatoepatite non alcolica (NASH), alcun malattie genetiche da accumulo di metalli pesanti, la presenza di autoimmunità. Infine, le alterazioni vanno monitorate mensilmente per almeno 6 mesi,prima di intraprendere ulteriori approfondimenti di tipo invasivo (biopsia epatica).