Gentile lettore
Le riporto due articoli su ciò che mi ha chiesto.
Cioccolato ok per i diabetici
Cento grammi al giorno abbassano la pressione. Ma occhio a grassi e calorie
Giusto in tempo per la Pasqua si torna a parlare delle proprietà curative del cioccolato fondente: studi risalenti a qualche anno fa ne hanno evidenziato i benefici per il cuore e uno più recente l'effetto sedativo per la tosse persistente. Ora i ricercatori dell'università dell'Aquila hanno scoperto che 100 grammi al dì di cioccolata fondente, da gustare per 15 giorni consecutivi, abbasserebbero la pressione e migliorerebbero il metabolismo degli zuccheri. Lo studio, di ridotte dimensioni, è stato pubblicato sulla rivista American Journal of Clinical Nutrition ed è stato disegnato per paragonare l'effetto di cioccolato bianco e nero sulla pressione arteriosa e sulla risposta dell'organismo agli zuccheri.
Le proprietà curative dell'"oro nero" erano già note qualche secolo fa, quando si riteneva che migliorasse il tono dell'umore e avesse effetti protettivi per il fegato e lo stomaco. Gli effetti favorevoli riscontrati dai ricercatori nostrani sarebbero imputabili ai flavonoli, composti a cui numerosi studi hanno attribuito proprietà antiossidanti e protettive per i vasi sanguigni e il cuore, nonché l'aumentata biodisponibilità dell'ossido nitrico che incide sulla pressione e sul metabolismo. La pianta da cui deriva il cacao, Theobroma cacao, è una fonte preziosa di flavonoli che peraltro si trovano anche in molti altri cibi vegetali; l'acido oleico, inoltre, un grasso insaturo che si trova anche nell'olio d'oliva, costituisce un terzo dei grassi che si trovano nel cioccolato ed è noto per i suoi effetti benefici sul cuore.
Per mettere in evidenza le proprietà del cacao sono stati arruolati 15 soggetti sani che sono stati suddivisi a caso in due gruppi: uno ha ricevuto per 15 giorni 100 grammi di cioccolato fondente, l'altro 90 grammi di cioccolato bianco. Dopo sette giorni di pausa il ciclo riprendeva e, al termine di ciascuna fase, i partecipanti sono stati sottoposti a un test orale di tolleranza al glucosio per calcolare la resistenza e la sensibilità all'insulina. Oltre alla quotidiana misurazione della pressione arteriosa. I ricercatori hanno riscontrato una resistenza all'insulina significativamente più bassa nel gruppo che aveva ricevuto il cioccolato nero e una sensibilità più alta, il che si traduce in un miglioramento del metabolismo degli zuccheri. Nel range della normalità, inoltre, la pressione sistolica (la massima) era più bassa dopo l'ingestione del cioccolato nero.
Gli autori tuttavia avvertono che il consumo di cioccolato va ponderato, perché a fronte dei benefici ci sono anche rischi consistenti dovuti all'elevato apporto di grassi e calorie. Chi introduce il cioccolato nella dieta, come prevedibile, dovrà fare qualche rinuncia sottraendo una quantità di calorie pari a quelle introdotte con una barretta di cioccolato; gli esperti consigliano, soprattutto per le persone a rischio, una dieta bilanciata con pochi grassi, sale e zucchero che includa carboidrati, frutta e vegetali a volontà e che sia combinata con l'esercizio fisico.
SILVIA FABIOLE NICOLETTO
Cioccolato fondente, aiuto per diabete e pressione
di David Frati - Il Pensiero Scientifico Editore - 17 Marzo 2005
Il consumo di cioccolato fondente migliora il metabolismo del glucosio e abbassa la pressione sanguigna: lo dimostra uno studio di ricercatori dell’Università de L’Aquila pubblicato sulla rivista American Journal of Clinical Nutrition, che gli dedica anche un editoriale approfondito.
Che diabete 2 e ipertensione siano strettamente correlati alle patologie cardiovascolari non è più un mistero, e nemmeno che una serie di alimenti abbiano effetti protettivi, ad esempio frutta e verdura, con meccanismi ancora non del tutto chiariti. Una categoria di molecole contenuti in molti vegetali, i flavonoidi, sono in questo momento al centro dell’attenzione del mondo scientifico per le loro proprietà benefiche. Il cacao è ricco di flavanolo, una classe di flavonoidi particolarmente interessante.
Davide Grassi e i suoi colleghi dell’Università de L’Aquila hanno esaminato 15 giovani sani, che sono prima tenuti ad un regime dietetico privo di cioccolato per una settimana, e successivamente sono stati divisi in due gruppi: in un gruppo è stata aggiunta alla dieta una dose di 100 g di cioccolato fondente giornaliera, nell’altro una dose di 90 g di cioccolato bianco. Un introito energetico di 480 Kcal in entrambi i casi, ma un apporto di polifenoli di rispettivamente 500 mg (di cui flavanolo tra i 100 e i 200 mg) e 0 mg. Dopo 15 giorni i ricercatori hanno verificato che l’apporto nella dieta di cioccolato fondente ha causato un miglioramento della resistenza e della sensibilità all’insulina, e una diminuita pressione sistolica media, mentre il cioccolato bianco non aveva avuto effetto.
Il meccanismo di azione del cioccolato e dei flavonoidi in esso contenuti è probabilmente legato alla regolazione dell’ossido d’azoto (NO), anche se l’interazione con i sistemi biologici che aumentano la bio-disponibilità del NO è ancora tema da approfondire. Altri studi verranno, ma resta il fatto che l’identificazione di alimenti salutari e la comprensione dei loro meccanismi d’azione è un passo essenziale nel miglioramento della salute pubblica.
N.B. Personalmente credo che i soggetti, "che erano sani e non diabetici" , esaminati siano pochi e che prima di prendere in esame l'introduzione del cacao nella dieta del diabetico necessitato ulteriori studi su larga scala..
Cordiali saluti
Dott. Corso Concetto
Diabetologo
Socio AMD