Invece ha descritto molto bene la sua “tachicardia parossistica” per la quale a mio
avviso sussistono indicazioni alla cura tramite la “ablazione con radiofrequenza” ( =
tramite cateterismo cardiaco destro si fa una lesione millimetrica del cuore nel
punto in cui “passa” il circuito che sostiene l’ aritmia, interropendolo
definitivamente e quindi rendendo impossibile che l’ aritmia si generi).
Si rivolga perciò ad un buon centro aritmologico.
In attesa della ablazione possono essere utili farmaci antiaritmici.
In caso di recidiva di tachicardia possono essere efficaci le “manovre vagali” ( ad
esempio la “manovrìa di Valsalva” = trattenere a lungo il respiro e
contemporaneamente spingere come per andare di corpo)
Il fatto che cessi con l’ eruttazione è tipico, in quanto l’ aritmia può essere interrotta
con la stimolazione vagale ( ad esempio eruttazione).
Il bisogno urgente di urinare è dovuto alla produzione durante la tachicardia di
“peptide natriuretico atriale”, che determia una “crili poliurica”, ciò l’ abbondante
emissione di urine chiare come l’ acqua.