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Esperto Risponde

Buongiorno, mi rivolgo a voi dopo un lungo

Buongiorno, mi rivolgo a Voi dopo un lungo percorso CLINICO dovuto inizialmente ad un versamento pericardico, presentatosi a settembre 2004 con febbre e dolori al petto, dopo un rx torace mi hanno diagnosticato un versamento pericardico con tamponamento. Mi è stato aspirato dal pericardio circa 5oo cc. dalle analisi eseguite sul Siero non risultano forme virali. Sono stata in cura con cortisone e in seguito con colchicina ma la cura non ha dato risultati, anzi il liquido ha continuato a formarsi. A marzo 2005 il cardiochirurgo ha ritenuto opportuno praticare una finestra pleuro-pericardica con risultato che il siero mi si forma nei polmoni con forti dolori quando mi corico a letto con fatica a respirare e una stanchezza cronica, ultimamente mi sono sottoposta a vari esami per escludere tbc e altre forme virali, sono stata curata con Antibiotici che hanno regredire momenteneamente i dolori. Proprio oggi ho effettuato un'ecografia che conferma la presenza di modesto versamento pleurico in atto. Vorrei un consiglio: a che strutture potrei rivolgermi? Secondo voi c'è modo di guarire? Posso vivere una vita normale, e sopratutto fare un lavoro manuale? (il mio lavoro attuale e' presso una ditta di pulizie). Non c'è modo di capire da dove ha origine questo versamento? Facciamo un passo indietro, io ora ho 33 anni e circa 30 anni fa ho avuto il morbo di hodgkin, sono stata radiata al tronco sottoposta anche a chemioterapia, il versamento può essere un effetto collaterale? Nel 1991 ho subito una tiroidectomia dovuta ad un adenoma papillifero curato con l'asportazione della tiroide e con i131, anche questo può essere un effetto collaterale? Dal mio racconto e soppratutto dal mio quadro clinico potete capire lo sconforto che c'è in me, se potete in qualche modo aiutarmi o consigliarmi ve ne sarei molto grata. Grazie, Sonia.
Risposta del medico
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La radioterapia può determinare pericardite. L’ipotiroidismo può favorire la costituzione di un versamento pericardico. In genere però le pericarditi recidivanti sono il frutto di una attivazione del sistema immunitario, spesso a seguito di una infezione virale. Le crisi possono ripetersi anche per anni. La terapia ad alte dosi con antinfiammatori (ibuprofen 1600 mg/die) e colchicina (1-2 mg/die) può ottenere il controllo di alcune forme, anche quando vi sono già state recidive. Vi sono segnalazioni sul trattamento di forme particolarmente refrattarie con immunoglobuline ev ad alte dosi. Ne parli con il suo Medico di Medicina Generale.
Risposto il: 11 Luglio 2005