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Buongiorno. nel 1999, a 28 anni, mi è stata

Buongiorno. Nel 1999, a 28 anni, mi è stata diagnosticata una WPW in seguito a 5 episodi di tachicardia parossistica sopraventricolare verificatisi tra il 1992 e il 1998. Sono stata sottoposta a due interventi di ablazione trancatetere. Nel primo l’onda delta ricomparve un’ora dopo l’ablazione, nel secondo, due mesi dopo, il medico accertò l’impossibilità di ottenere un risultato definitivo a causa della localizzazione profonda della via anomala. Mi spiegò però che con l’ablazione compiuta sperava di aver garantito una “limitazione” della frequenza intorno ai 180bpm (prima dell’ablazione raggiungevo i 240 bpm durante gli attacchi, che però duravano sempre meno di 15 minuti) e riteneva inoltre di aver bloccato la propagazione dell’aritmia (mi disse cioè che anche se l’attacco fosse “partito”, si sarebbe risolto senza scatenare una tachicardia). Nonostante la persistenza dell'onda delta nei tracciati ECG, non ho più avuto tachicardia parossistica fino a un mese fa, quando ho avuto un episodio durato circa 5 minuti, con frequenza stimata inferiore ai 200bpm e risoluzione spontanea. Da circa 6 anni pratico con assiduità sport molto faticosi (scialpinismo e alpinismo) in ambienti molto freddi e d’alta quota (anche oltre i 4000m sulle Alpi, saltuariamente anche oltre i 5-6000 m in contesti extraeuropei) e non ho mai avuto sintomi cardiaci durante lo svolgimento di queste attività. Ritiene che questi sport siano eccessivamente pericolosi in relazione con la patologia di cui ho sofferto? Crede necessario un ulteriore studio elettrofisiologico con eventuale ablazione, anche se ho avuto un solo episodio nei 9 anni successivi gli interventi? Infine, è vero che dovrei risolvere definitivamente il problema prima di affrontare una gravidanza perché questa situazione potrebbe agevolare l’insorgenza degli attacchi di tpsv, con rischi per il nascituro? La ringrazio anticipatamente, cordiali saluti. Laura
Risposta del medico
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La sua situazione rientra in uno di quei casi in cui il trattamento di ablazione del WPW non produce risultati completi e definitivi. Ne è testimonianza la ricomparsa a breve distanza dagli interventi dell’onda delta. Tuttavia, e per fortuna, la presenza di una onda delta all’elettrocardiocardiogramma non è necessariamente connessa con lo sviluppo di TPSV. Inoltre lo svolgimento di attività fisica e soprattutto la gravidanza non è necessariamente causa di episodi di tachicardia. In considerazione delle difficoltà incontrate nel corso degli interventi di ablazione, della assoluta estrema sporadicità, fino ad oggi, degli episodi di TPSV, della brevità degli stessi, della buona tolleranza, credo che sia consigliabile un atteggiamento di serena osservazione della situazione, con un normale svolgimento della sua esistenza. Auguri
Risposto il: 16 Giugno 2008