Gentile Signora,
effettivamente nel 1977 potrebbe aver contratto l'epatite C che all'epoca, in mancanza di test per la ricerca diretta del virus, venina definita non A non B. Tuttavia, si calcola che tale epatite guarisca spontaneamente nel 20% dei casi di infezione acuta. In quel caso l'unico marcatore che rimane positivo è l'anti-HCV ovvero l'anticorpo contro il virus C che rimane come "memoria immune" senza l'infezione. Sempre in questo caso l'HCV-RNA rimane negativo a metodiche molto sensibili. La normalità degli esami del sangue e l'ecografia tuttavia non escludono una patologia attiva, in quanto l'Epatite C può decorrere in maniera ssolutamente silente per decadi, anche con valori di transaminasi peristentemente normali. Il consiglio che posso dare è di effettuare un HCV RNA qualitativo con metodica estremamente sensibile (per esempio il Cobas TaqMan ha una sensibilita di 15 UI/mL) di modo che, se risultasse negativo, si potrebbe tranquillamente confermare la "guarigione" spontanea della sua infezione. Riguardo alla infezione da HBV, non ci sono elementi nel suo scritto per poter ipotizzare che lei sia infetta dall'epatite B.