buongiorno,
premetto che ho 39 anni e che soffro di una aritmia benigna che mi consente di praticare tennis a livello agonistico a patto che gli annuali esami holter, ecocardiogramma/color doppler e test da sforzo siano a posto. Nell'ultimo ecocardiogramma mi è stata segnalata, apparentemente senza importanza, un prolasso del lembo mitralico e tricuspidale cosa non rilevata negli ecocardiogramma degli anni precedenti. Ecco finalmente la domanda: l'attività agonistica può portare al peggioramento della salute del cuore ? Il prolasso che mi hanno segnalato può essere dovuto all'attivita agonistica praticata ? Non vorrei barattare una, per il momento, buona salute per delle competioni....
Risposta del medico
Paginemediche
non è assolutamente possibile che l’attività fisica provochi queste alterazioni. Il prolasso valvolare, se c’è (e sembra comunque modesto) è dovuto alle caratteristiche “congenite” del tessuto connettivo che costituisce le valvole.