Se l'origine rimane sconosciuta si pone un problema di sorveglianza. Probabilmente è inutile cercare ulteriori risposte presso l'istituto che la ha già ricoverata. Se non esiste nemmeno un'ipotesi sulla possibile causa del problema si rischia di passare il resto della vita a cercare l'ago nel pagliaio. Intanto, cerchi di capire quanto questo deficit incide sulla sua vita di relazione e si rivolga ad un buon fisiatra per cercare di ottimizzare, con adeguate fisioriabilitazioni, le funzioni motorie difettose. Poi, consideri che le malattie, se sono tali ( e non semplici "incidenti di percorso") hanno un loro decorso: potrebbe essere stato un fenomeno isolato o (speriamo di no) l'inizio di un processo che farà ancora sentire la sua presenza. In quest'ultimo caso, per quanto più drammatico, si avrà il vantaggio di facilitare la capacità di diagnosticare il morbo.
Saluti e in bocca al lupo.