Logo Paginemediche
  • Programmi
  • Visite
  • Salute A-Z
  • Chi siamo
  • MediciMedici
  • AziendeAziende
decorazione 1
decorazione 2
decorazione 3
decorazione 4
decorazione 5
decorazione 6
circle
circle
Esperto Risponde

Buongiorno, soffro da molti anni della sindrome di

Buongiorno, soffro da molti anni della sindrome di wpw con episodi di tachicardia parossistica circa 200-250 battiti al minuto per 20-30 minuti, le quali smettevano con manovre vagali. Negli ultimi 7 anni sono stato in cura con Rytmonorm 150mg 3 al giorno, e le tachicardie hanno da subito diminuito come frequenza, scendendo al massimo a 150 battiti e come durata, infatti duravano solo pochi minuti e a volte secondi. Le tachicardie mi insorgevano molto spesso quando ero sottoposto a forti emozioni o quando ero molto agitato, accusandone in quest'ultimo anno addirittura più di una alla settimana. Così mi sono deciso a sottopormi all'ablazione transcatetere con RF...l'intervento in questione l'ho subito circa 10 giorni fa, il fascio anomalo (Kente a bi-conduzione) era nella parte sinistra, quindi un po' scomodo da raggiungere...i medici hanno detto che l'operazione è andata bene, il fascio è stato interrotto, sono state fatte due applicazioni a 50°-55° una della durata di 60" e un'altra della durata di 50", anche se dopo 2" della prima, la preeccitazione era già scomparsa. Provando anche a causare la tachicardia, col catetere, il fascio non conduceva più. Solo che quasi da subito (già poche ore dopo l'intervento) e tuttora mi capita, accuso come degli accenni di tachicardia che però non riesce ad innescarsi. I medici dicono che potrebbe essere anche dovuto dai "rimasugli" dell'intervento, infatti all'ECG predimissioni la preeccitazione era assente.....io però mi preoccupo perchè a 10 giorni che sono uscito, ancora accuso ogni tanto queste "scariche" come se il cuore stesse per andare in tachicardia...la mia paura è che l'intervento non sia riuscito a risolvere completamente il mio problema. Avrei bisogno di sapere il parere di un Vostro esperto, ossia vorrei sapere com'è possibile che io accusi ancora questi accenni di tachicardia (anche se non mi si innesca) se non c'è più la preeccitazione? se non è presente la preeccitazione, il fascio non dovrebbe essere interrotto? GRAZIE MILLE
Risposta del medico
Paginemediche
Paginemediche
L’ ablazione “seziona” il fascio anomalo e quindi interrompe il circuito che “mantiene” l’ aritmia, ma non agisce sul “trigger” che la innesca, cioè le extrasistoli che insorgendo nel momento giusto fanno partire la tachicardia. Il disturbo da Lei riferito potrebbe essere appunto una extrasistolia, magari frequente, ma non più in grado di innescare l’ aritmia. Potrebbe essere anche che il fascio di Kent parzialmente ancora conduce, ma subito esaurisce le sue capacità conduttive - a seguito della lesione indotta dalla ablazione, per cui l’ aritmia si riduce a pochi battiti. Per conoscere meglio il problema potrebbe fare un ECG di 24 ore ( cd Holter). Mi sembra che le spiegazione date dei Colleghi che la seguono siano comunque ragionevoli.
Risposto il: 17 Novembre 2008