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Esperto Risponde

Buongiorno, sono biologa e mi sto iniziando ad

Buongiorno, sono biologa e mi sto iniziando ad interessarmi di nutrizione: una nia amica presenta lieve sensibilizzazione (+--) alle proteine del latte vaccino (caseina, lattoglobulina) e al frumento, diagnosticate con prick test.Le chiedo conferma di quanto le proporrei:- eliminazione del latte vaccino (e derivati, compresi i formaggi stagionati oltre i 30 mesi: Parmigiano reggiano e il Grana Padana o Bitto), del latte e formaggi di capra e pecora (per le possibili cross reattività col latte vaccino). Consigliati bevande alla soia e riso o miglio e tofu.- eliminazione del grano- e derivati- e di segale, orzo, avena (possibili cross reattività). Eviterei anche il farro, in quanto contenente glutine. Consiglio riso, grano saraceno, miglio, mais, quinoa, amaranto, farina di castagne/ carrube e tutti i prodotti gluten free (in realtà da quando ha effettuato i tests la signora ha sostituito la farina di grano introducendo anche quella di kamut oltre a soia e risoe sta molto meglio). Il medico che le ha eseguito i test le ha consentito, ogni tanto, di assumere formaggi stagionati e yogurt...Le chiedo quindi se la mia proposta sia corretta o eccessivamente restrittiva (non devo considerare le cross reattività e consentire in questo modo di assumere, almeno ogni tanto, formaggi stagionati oltre 30 mesi e tutti i cereali diversi dal grano, o quantomeno il farro che non presenta cross reattività probabili? Inoltre le chiedo se i prodotti gluten free possono contenere frazioni proteiche diverse dal glutine che in un soggetto allergico al grano potrebbero dare problemi. Grazie annalisa
Risposta del medico
Dr. Antonella Guidoboni
Dr. Antonella Guidoboni
Specialista in Allergologia e immunologia clinica

Mi dispiace, ma la dignosi di allergia alimentare non può basarsi su una debole positività nè tanto meno può essere seguita da una dieta se non fondata su certezze diagnostiche.

Per tali motivi consiglierei un approfondimento diagnostico (test in vivo e in vitro, test di scatenamento ecc) e solo dopo una diagnosi confermativa o meno procedere alla dieta piu opportuna redatta da uno specialista allergologo in associazione semmai ad un nutrizionista.

Cordiali saluti

Risposto il: 22 Ottobre 2014