In linea generale, l’intervento cardiochirurgico di sostituzione valvolare aortica dà buoni risultati e consente di riprendere una vita attiva. Per i quesiti specifici, alcuni dei quali è bene che vengano discussi anche con il cardiochirurgo che la opererà, le posso dire che: gli interventi di riparazione valvolare (“plastica valvolare”), a fronte del vantaggio di non dover sostituire la propria valvola, danno risultati complessivamente meno favorevoli a lungo termine, e la fattibilità, come lei sa già, dipende molto dalle condizioni anatomiche dei lembi che il chirurgo troverà al momento dell’intervento. La terapia anticoagulante, che deve essere per tutta la vita in caso di protesi meccanica, deve essere condotta in maniera molto attenta, affinché i benefici siano sempre superiori ai rischi, e può incidere in parte sulla qualità della vita perché sono necessari periodici prelievi di sangue per il controllo dell’indice INR. La possibilità di essere sottoposti ad altri interventi chirurgici in corso di terapia anticoagulante orale esiste, ma naturalmente si dovranno prendere alcune precauzioni (sospensione o riduzione della terapia, sua sostituzione con altri preparati, stretto monitoraggio dell’INR nel periodo pre- e post-operatorio); il rischio operatorio complessivo rimane comunque più elevato rispetto a quello del soggetto “normale”. La possibilità di utilizzare una tecnica mini-invasiva può esistere, ma la valutazione va fatta dal cardiochirurgo che la opererà.