E’ necessario conoscere tutti gli altri valori di laboratorio, in particolare gli altri test epatici, quali la fosfatasi alcalina, GGT, elettroforesi proteica, tempo di protrombina, bilirubinemia; nonché i risultati di altri esami, di tipo generale, quali emocromo conpiastrine, creatininemia, azotemia, esame delle urine, etc., per darle una risposta. Infine bisogna essere a conoscenza dei marcatori virali epatitici, eventualmente presenti. Essi sono stati sicuramente eseguiti ad inizio di gravidanza, in particolare relativi al virus dell’epatite B e C. La sua situazione, anche se non preoccupante, va comunque monitorata attentamente, con controlli clinici e di laboratorio ravvicinati (almeno quindicinali). La gravidanza senza complicanze non comporta normalmente alcuna alterazione dei tests epatici, che, quindi, rimangono generalmente normali o di poco alterati. Tuttavia, in alcuni casi, si possono riscontrare delle modificazioni di alcuni parametri, che possono essere espressione di un’iniziale patologia epatica, oppure di una slatentizzazione di una condizione di sofferenza epatica prima non riconosciuta. Quest’ultima può essere o non collegata alla gravidanza in corso. In questo caso è necessario intraprendere un approfondimento diagnostico per stabilire se tali alterazioni siano legate ad una patologia epatica intercorrente o preesistente alla gravidanza oppure se siano segno di complicanze non epatiche o se, infine, siano semplicemente espressione delle modificazioni “parafisiologiche” che si hanno nella gravidanza non complicata. La condizione che lei descrive necessita quindi in conclusione di attento controllo da parte del ginecologo, insieme all’epatologo, e di approfondimento diagnostico mediante ricerca delle cause di danno epatico (virus epatitici maggiori e minori, farmaci, condizioni preesistenti, latenti, di patologia epatica cronica) e monitoraggio frequente dei tests epatici. Un elemento di fiducioso ottimismo è dato dal fatto che tale condizione quando si sia presentata nel primo trimestre di gravidanza è solitamente più benevola rispetto alle fasi successive della gravidanza. Infine non ha alcuna relazione col fatto che ultimamente di sovente fatica a digerire e ha delle fitte all'addome lato dx né col fatto che l'anno scorso abbia subito l'asportazione della colecisti.
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