Per descrivere il "disegno bronchiale" il radiologo valuta i vari gradi di grigio che i raggi X, attraversando il torace, imprimono sulla lastra radiosensibile. Un maggior quantitativo di aria (l'esame le ricordo che viene essettuato in massima inspirazione) tenderà a formare un colore più scuro (maggiore quantità di raggi in grado di trapassare il polmone). Un minore quantitativo di aria, per esempio dovuto ad uno stato flogistico che addensa il polmone per il ristagno di sangue in loco, conduce ad aree più chiare perchè meno attraversabili da parte delle radiazioni. La differenza, per quanto riguarda il caso di suo figlio, la fa il clinico pneumologo che visitando il paziente e confrontando le immagini dell'esame in questione potrà stabilire se si tratta di qualcosa di emergente, in via di risoluzione ... o proprio tutt'altro.