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Esperto Risponde

Buongiorno, vi scrivo a seguito della risposta che

Buongiorno, Vi scrivo a seguito della risposta che ho avuto alla domanda cod. 5B22D90U57. Prima di tutto volevo ringraziarVi per la risposta datami....la mia nuova domanda è: Se, come nell'ipotesi che viene menzionata nella risposta, possa anche essere un tentativo di innesco di tachicardia che però non si concretizza, questo "tentativo" da cosa potrebbe essere innescato? c'entra ancora il fascio, oppure potrebbe essere qualcosa di altra natura? può essere qualcosa di preoccupante? Per escludere definitivamente la possibilità di recidiva, quanto tempo deve passare? GRAZIE ANCORA
Risposta del medico
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Carissimo, l’innesco della tachicardia non è legato al fascio anomalo , quello è il substrato che può risentire dell’innesco. L’innesco è come il fiammifero che attiva il fuoco bruciando la carta. La carta in questo caso è il substrato ma senza fiammifero non prende fuoco. I meccanismi che possono innescare la reazione sono tanti, stress, tensione, caffè , tutte le sostanze stimolanti, alterazioni elettrolitiche, ormoni (es tiroide) etc che non sono legate al fascio. Come ti hanno detto l’intervento è andato bene ma nessuno ti può garantire che non ti verranno più le tachicardie. Non esiste un tempo definito al di là del quale sei sicuro che non avrai più recidive. Comunque il fatto che al momento non hai più presentato tachicardie è un’ottima cosa. Si deve aspettare ancora un po’ (1-2 mesi) perché scompaiano anche tutti i “rimasugli” dell’intervento. Devi stare tranquillo, eseguire periodici controlli cardiologici presso il centro che ti ha trattato e che saprà consigliarti e seguirti nel tempo. ciao
Risposto il: 24 Novembre 2008