Gentile Signore,
un calcolo di 9 mm ha possibilità assolutamente minime di riuscire a progredire lungo un uretere normale, in particolare se dallo stesso non sono mai transitati altri calcoli in precedenza. In ogni caso, la progressione non è MAI causata dalla spinta del flusso dell'urina, ma solamente dalla compiacenza delle preti dell'uretere. I calcoli non sono "pallini da caccia", ma presentano perlopiù superficie scabra ed irregolarità che tendono ad "aggrapparsi" alla mucosa. La spinta posteriore rischia di "incastrare" il calcolo sempre di più, oltre ovviamente a sovraccaricare il rene soprastante, scatenando inutile dolore. Pertanto l'urologia moderna sconfessa l'inveterata abitudine di consigliare i famigerati "colpi d'acqua". Bere molto è salutare, in particolare per chi ha un rischio elevato di formare calcoli, ma sono altri i momenti in cui questo è indicato, non certamente in situazione acuta. Tuttio questo riassume quanto riportato nel nostro articolo:
http://www.medicitalia.it/minforma/Urologia/1194/Coliche-renali-Trattare-i-sintomi-o-risolvere-il-problema
del quale le consigliamo comunque la lettura.
Per venire al suo caso specifico, ancor di più perché si è già manifestata febbre (fortunatamente risolta), le indicazioni sono senz'altro quelle di rimuovere il calcolo con una certa sollecitudine mediante una uretero-renoscopia operativa con strumento flessibile e fibra laser Olmio. Si tratta di un intervento a minima invasività, effettuato esclusivamente attraverso le vie urinarie naturali, eseguibile perlopiù in anestesia periferica ed ospedalizzazione diurna. L'applicazione delle onde d'urto dall'esterno (litotrissia extracosporea - ESWL) sarebbe efficace per calcoli all'interno del rene, poco o nulla invece per i calcoli già incastrati nell'uretere, in particolare se fermi da qualche tempo. Le consigliamo di contattare quanto prima un professionista od una struttura specialistica con particolare competenza in questo tipo di interventi.
Saluti