Buongiorno, mio padre è affetto da
Cirrosi epatica con n° 3 noduli (5+3+1 cm) ed è stato già sottoposto a n° 2 alcolizzazioni con buoni risultati, e stava anche abbastanza bene in generale. Alla terza seduta (ambulatoriale) non hanno potuto "alcolizzare" (hanno solo punto) perchè mio padre sentiva
Dolore per la posizione del nodulo e quindi gli è stato detto di ritornare. Dopo circa 1 settimana gli si gonfia e indurisce l'addome e dall'ECG risulta un'ascite "lieve-moderata", terapia: mangiare senza sale, 2 Luvion100 (prima era 50 1 volta) 1 Lucen 20 (già c'era) 1 Lasix, 2 cucch Laevolac e 2 Ciproxin 500 per la febbre, che è arrivata anche a oltre 39° ed è passata con 3 Rocefin fliale. Dopo 1 settimana e senza la febbre, mio padre accusava ancora forti dolori addominali e da una ulteriore visita "scopriamo" che c'è un calcolo alla colecisti e su Internet apprendo che probabilmente ha avuto anche una
Pancreatite (purtroppo i Dottori sugli ospedali non danno molte spiegazioni, anche se nel ns. caso sono bravi); per il dolore gli è stato prescritto 3 volte al dì Tachipirina 500 e ora si sente meglio, mangia un pochino in + e va regolarmente al bagno, pesa 58 kg (controlliamo ogni giorno) e ha ancora la pancia gonfia ma un po' + morbida e si sente debole. Le analisi del sangue sono uscite non troppo alterate (norma della patologia). Infine, sempre il problema del fegato, da qualche mese è insulino-dipendente per problemi di diabete. 1) ho letto che la calcolosi biliare è dovuta anche dalla cirrosi, in questo caso è curabile? magari con la laparoscopia o altro? 2) a noi non hanno detto "ufficialmente" della calcolosi e della pancreatite (ma solo della presenza di ascite e di un calcoletto alla cistifellea), ma i sintomi sembrerebbero quelli: è sintomo che la malattia è in stato avanzato? o è possibile piano piano che si ristabilisca il tutto? Mi scusi per la lungaggine. La ringrazio anticipatamente e saluto cordialmente.