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Esperto Risponde

Calcolosi renale con idronefrosi

Gentile dottore sono una donna di 53 anni, peso 43 kg alta 1.65, da tac effettuata risulta, ne riporto la parte che mi pare più indicativa rispetto al mio problema, discreta dilatazione delle cavità calicopieliche di sx (diametro massimo bacinetto 3 cm) condizionata da formazione litiasica di 2 cm (volume 1.410ml-densità media 745 HU) a livello del giunto pielo-ureterale; sono inoltre riconoscibili aggregato litiasico di 1 cm in un calice del gruppo inferiore e formazione litiasica di 3mm in un calice del gruppo superiore omolaterali. Plurime formazioni microlitiasiche sono presenti a dx. Non dilatate le vie escretrici a dx. Formazioni cistiche renali di diametro massimo 3 cm al polo inferiore di dx. Vescica distesa senza evidenti vegetazioni. Non adenopatie lomboaortiche ed iliache. Non liquido libero in addome; su un ecografia precedente risultava questa idronefrosi a sx che ho capito essere la cosa più preoccupante, sono in lista d'attesa per un intervento, mi si indirizzava su una PCN ma io avrei scelto una RIRS, ora sono molto preoccupata se è proprio sconsigliabile tentare con la RIRS che perlomeno è un pò meno invasiva e inoltre, anche se magari è una domanda inutile, se non ho proprio nessuna speranza di sciogliere il calcolo in qualche altro modo, mi rendo conto di essere su un sito di medici ma ho letto che qualcuno ha potuto sciogliere calcoli anche di queste dimensioni con l'erba spaccapietra è proprio da ritenersi impossibile? in ultimo essendo asintomatica esami del sangue e delle urine( con soltanto un pò di presenza di sangue) tutto ok e non avendo coliche è molto alto il rischio che nell'attesa il rene non ce la faccia?

Grazie infinite mi scuso per la lunghezza e tutte queste domande ma l'operazione mi terrorizza, la prendo molto male, anche gli ospedali, sono estremamente ansiosa, ho avuto la fortuna di esserne stata alla larga fino all'eta'di 46 anni (polmonite) e solo per una settimana, ma a volte mi agito anche solo per un semplice esame del sangue, prossimamente dovrò vedere di nuovo un urologo ma nell'attesa e col pensiero dell'operazione non dormo e ho trovato questo sito così ho provato a scrivere, di nuovo molte grazie

Risposta del medico
Specialista in Urologia

In quanto alla possibilità di "sciogliere" il calcolo dobbiamo purtroppo deludere le sue attese. Ad oggi è possibile, sebbene con risultati incostanti, tentare di sciogliere con opportuna terapia unicamente piccoli calcoli costituiti da acido urico. Non è certamente il suo caso. La sua situazione è abbastanza complessa, con vari calcoli, di cui il maggiore di 2 cm. La risoluzione per via endoscpica "pura" (uretero-renoscopia operativa, detta RIRS) è possibile, dipende essenzialmente dalla perizia ed esperienza dell'operatore con questo tipo di tecnica e dalla disponibilità di strumenti, apparecchiature (laser) ed accessori di buona qualità. Comunque, anche in questo caso non sarebbe ragionevole prometterle una soluzione completa in un solo intervento. In queste situazioni complesse è più onesto e realistico prevedere un secondo tempo di rifinitura dopo alcune settimane.

L'intervento percutaneo è immediatamente più efficace, a fronte di una invasività certamente maggiore (anestesia generale indispensabile, rischi di sanguinamento, degenza più prolungata, eccetera). Anche in questo caso però è dificile promettere una risoluzione completa con un solo intervento, rimandando la bonifica ad un secondo tempo endoscopico (RIRS) oppure con l'applicazione esterna delle onde d'urto. Come noi sempre affermiamo, più che scegliere la tecnica (a parità di risultato), è più opportuno che il paziente scelga lo specialista con il quale riesce ad intrattenere il miglior rapporto di comunicazione e fiducia.

Risposto il: 07 Novembre 2017