E’ inutile nasconderLe che le Sue coronarie sono particolarmente malate. Detto questo, spesso ci si preoccupa del numero e della estensione delle stenosi coronariche senza considerare che in realtà quello che causa l’infarto non è la progressiva chiusura di un vaso ma la formazione di un trombo sopra una placca. Allora paradossalmente un giovane quarantenne con una placca misconosciuta del 25% che va incontro a trombosi può avere un infarto e morire (quanti purtroppo non riescono ad arrivare in ospedale), mentre al contrario Lei potrebbe vivere, come Le auguro, altri trent’anni con le Sue coronarie malate, avendo magari qualche crisi di angina che si risolve col carvasin. Allora quello che è realmente importante è soprattutto la terapia farmacologica, che peraltro segue, in particolare aspirina (che ha effetto contro l’aggregazione delle piastrine e quindi contro la trombosi) e statine (che agiscono non solo riducendo il colesterolo ma soprattutto stabilizzando le placche).