Carissimo dottore, volevo farle una domanda e porle una considerazione. Lo scorso 05 Maggio mio padre di anni 54 veniva operato allo stomaco per un adenocarcinoma scarsamente differenziato che dall’istologico risultava essere in stadio T2N1M0 g3 con soli 3 linfonodi positivi su 22 erano locoregionali a 3 cm dal tumore sulla piccola ala. Preciso che il tumore era localizzato e mio padre ha avuto una resezione totale dello stomaco e una linfadectomia D2. Ora premettendo che il tumore primario era di dimensioni di circa 2,5 cm e considerato la stadio i medici mi dicevano che mio padre aveva il 50% (5% in piu’ perche’ aveva invaso fino la tonaca muscolare) di sopravvivenza-recidiva a cinque anni. Detto questo, ieri a poco piu’ di 4 mesi dall’intervento e con 6 cicli di chemioterapia secondo protocollo folfox 4 con oxplatino, mio padre ha fatto la tac con contrasto e da essa il risultato e’ buono su tutti gli organi vitali, pero’ e’ uscita una dicitura sul referto: nodulazioni linfonodali nel barety inferiori a (1 cm) e a sede subcarenale (19mm). La domanda è questa: è mai possibile che si sia gia’ formata una recidiva a soli 4 mesi dall’intervento e con tali dimensioni? E poi la considerazione: può essere una recidiva diventare a soli quattro mesi dall’intervento di dimensioni quasi pari a quella del tumore primario? E’ mai possibile? E a che velocita’ viaggia questo tumore? Non puo’ essere un infiammazione linfonodale dovuta al post operatorio? La ringrazio anticipatamente per la risposta.
Risposta del medico
Paginemediche
Porsi tali domande è comprensibile… La patologia oncologica maligna non esclude tali possibilità; a questo punto può essere utile praticare una TAC PET per indagare sulla natura di tali linfonodi.