Caro Dottore, le spiego la mia situazione. Due anni fa sono andato a fare esami del sangue, elettrocardiocgramma e ecocardiogramma. Tutto a posto. Addirittura il mio medico ha detto che dati i risultati positivi, per anni non avrei sentito parlare di ecocardiogramma. E' circa un anno che ho problemi a respirare, mi sento il fiato corto, come se l'atto del respirare non fosse più autonomo, ma lo dovessi controllare e regolare io. E per questo quando mi capita ciò devo spesso tirare grandi sospiri per rendere la mia respirazione più naturale. I problemi maggiori ce li ho di notte, forse perchè ci penso di più che durante la giornata, quando ho mille impegni. Fatto sta che devo sempre tirare questi lunghi respiri e siccome sono poco tranquillo mi tocco il petto per sentire i battitti cardiaci, accorgendomi di averli molto elevati. Questo stato a volte mi causa anche leggeri giramenti di testa. Alcuni giorni, ripeto, forse perchè non ci penso, non ho alcun tipo di problema. Tuutavia sono più i giorni no di quelli si e per questo mi sto preoccupando. L'altro giorno ho avuto penso un calo di pressione, in seguito al quale sono stato agitato tutta la giornata, nel timore di una ricaduta. E contemporaneamente si è ripresentato il fiato corto. E' ansia? Sono iperteso? Devo prendere farmaci o è solo una situazione psicologica(come credo)?
Risposta del medico
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I disturbi da lei riferiti sono aspecifici, nel senso che non indirizzano verso una patologia. Le consiglio di rivolgersi al medico curante, il quale saprà consigliarla se sia il caso o meno di assumere farmaci o eseguire ulteriori accertamenti.