Mi rendo conto del suo scoraggiamento, vista la brutta esperienza avuta col collega (o meglio con il "non collega"), tuttavia la sua è una situazione che può e deve essere valutata in ambiente specialistico. il fatto che l'ansiolitico le dia sollievo ci fa già capire che il problema è di tipo emotivo e potrebbe riguardare l'ambito dei disturbi d'ansia e dell'umore, ma si tratta pur sempre di un farmaco che agisce esclusivamente sul sintomo, bisogna focalizzare sia a livello neurobiologico che psicologico cosa succede per dare una terapia più efficace e completa. Per cui il mio consiglio è andare da uno specialista psichiatra, magari facendosi consigliare da qualcuno che ha già affrontato questo tipo di percorso e si è trovato bene Prima lo fa, prima verranno i risultati. Un po' di coraggio e di pazienza! Buona serata