Si tratta di un’alterazione verosimilmente a carattere ereditario che non crea alcun tipo di problema sia sulla qualità, sia sulla quantità di vita dei soggetti che ne sono affetti. E' una condizione abbastanza frequente (circa 8% della popolazione adulta) nella quale i soggetti che ne sono affetti presentano un aumento, di solito fluttuante, della bilirubinemia nel siero. Non vi sono, infatti, effetti nocivi sulla funzione epatica. La terapia è inesistente, visto che tale forma è benigna e non progressiva.