La CDT è un test la cui sigla sta per carbohydrate-deficient-transferrin, cioè Transferrina desialata: la trasferrina è la glicoproteina trasportatrice di ferro che si presenta a livello sierico sotto diverse forme tra le quali la glicoproteina deficitaria nella sua catene glucidiche (isoforme asialo, monosialo e bisialo). Tale alterazione è stata riscontrata a livello sierico in soggetti con abuso di bevande alcoliche.
La CDT ha così guadagnato, negli anni successivi, una grande attenzione come
marcatore laboratoristico sensibile e specifico di eccessivo consumo di alcol. Il
meccanismo patogenetico alla base dell’aumento dei valori della CDT nei soggetti alcolisti è dato dall’inibizione della glicosilazione proteica indotta dall’etanolo e dall’acetaldeide. Si ritiene che la CDT sierica aumenti in caso di consumo di bevande alcoliche in quantità superiori ai 60 g/die per un periodo di almeno 7-10 giorni. Un periodo di tempo di 2-3 settimane è necessario prima di osservare il ritorno a valori normali di CDT in soggetti divenuti astinenti da bevande alcoliche.