Come Lei ormai ben saprà, nella maggior parte dei casi il bambino con febbre ricorrente (PFAPA) può essere gestito dal proprio pediatra di fiducia (che ne sa certamente più del cardiologo), soprattutto in presenza di questi elementi: buone condizioni generali tra gli episodi; esclusione di una patologia infettiva ricorrente manifesta (infezioni respiratorie, otiti) o occulta (infezioni urinarie); indici di infiammazione (VES, PCR) ed emocromo (globuli bianchi, emoglobina, piastrine) normali al di fuori degli episodi; assenza di segni di specifiche patologie durante gli episodi (sierosite, artrite, eritema cutaneo); assenza di una sintomatologia simile nei familiari; buona risposta al trattamento con basse dosi di cortisone. Per quanto riguarda l’aspetto cardiologico, Le posso dire che il riscontro di un soffio cardiaco in un bambino piccolo nella maggior parte dei casi NON si associa a patologie cardiache (si tratta dei cosiddetti “soffi innocenti”). Faccia quindi tranquillamente gli accertamenti prescritti dal pediatra (che sono corretti e nei confronti dei quali esprimo un parere concordante), senza eccessive preoccupazioni a priori per le condizioni del cuore della sua bambina.