Ci sono alcuni particolari da capire, e la problematica è ancora molto dibattuta. Lei parla di “pace maker” o di defibrillatore impiantabile? Come mai dice “avevo” , le è stato tolto? Con una tale familiarità dovrebbe farsi valutare da un centro di aritmologia in cui potrebbe essere sottoposta a studio elettrofisiologico e/o test alla flecainide. Tali dati , oltre a quelli clinici, servono per definire il rischio di morte aritmica. Tenga presente che, in caso di alto rischio, l’impianto del defibrillatore è la migliore cura , l’unica che garantisce di non morire di sindrome di brugada.