Buongiorno, sono un quarantatreenne di 1,91 per 81 chili e scrivo per chiedere un consiglio generico su quale possa essere la strada per provare ad affrontare una tendinite (tendinosi) d'Achille che si ripresenta ormai con notevole frequenza (arto destro). Nel corso dei diversi episodi (che hanno avuto origine nel 2011 dopo una corsa in montagna) ho consultato ortopedici e fisiatri, ed ho effettuato alcuni esami (radiografie, ecografie, risonanze magnetiche). In sostanza finora sono state evidenziate "alterazioni tendinosiniche" a livello dei peronieri e una certa disomogeneità strutturale a livello della sede distale preinserzionale; gli ortopedici non consigliano interventi chirurgici ed ho seguito le cure consigliatemi (tecarterapia, laserterapia), che hanno sempre risolto, lentamente e temporaneamente, le fasi acute in questione. Sapendo che la valutazione non può certo avvenire via web, mi chiedo se sia però possibile chiedere se è meglio provare ad affrontare il problema (ormai la fase acuta si ripresenta anche tre volte in un anno) tramite consulti fisiatrici oppure ortopedici, o se è necessario sentire entrambi gli approcci. Grazie dell'attenzione
La tendinite d’Achille è la conseguenza di carichi posturali scorretti che agiscono sull’arto sovraccaricando il lavoro del
piede/ tendine. Bisogna modificare la postura in atto ed ora si può ( metodo BAE)