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Esperto Risponde

Concordo con il neurochirurgo.

Gent. Prof. nel giugno 1997, a seguito di crisi epilettica con perdita di coscienza, mi è stato diagnosticato un meningioma parasagittale frontale sx, di dimensione 1,5 cm.Si è rilevata nel corso degli anni una lieve crescita dello stesso. Da RMN eseguita nel mese di ottobre 2009 le dimensioni dello stesso erano di 3,2 cm. Nessuna variazione fino alla risonanza effettuata l' 1.8.2012.Nell'ultima risonanza effettuata in data 21.3.2013 risultava quanto segue:"Controllo precedente dell'1.8.2012. nell'attuale esame si nota incremento dell'edema perilesionale ed un modesto aumento degli effetti compressivi sul ventricolo laterale di sinistra, La lesione frontale parasagittale sinistra non evidenzia altrsì sostanziale variazione del suo aspetto, segnale ecomportamento dopo contrasto. Si consiglia valutazione neurochirurgica.Dopo visita effettuata in data 29 marzo, il mio Neurochirurgo mi ha consigliato l'immediato ricovero per asportazione del meningioma in quanto ha valutato che l'edema, allo stato, avrebbe potuto provocare improvvise crisi epilettiche. Venerdi 5 aprile ho subito l'asportazione del meningioma tramite craniotomia frontale. A distanza di due mesi dall'operazione ho avuto il risultato dell'esame istologico, rilasciato dall'Unità Operativa Anatomia Patologica di Cosenza e confermata da quella dell'Università degli Studi di Brescia a cui Cosenza ha inviato i vetrini per esami piu' approfonditi, che risulta essere il seguente:Tumore glioneurale (Vedi nota 1)Nota 1: L'aspetto radiologico (RMN allegate) e le caratteristiche morfologiche ed immunofenotipiche favoriscono la diagnosi di Tumore Papillare Glioneurale (PGN T). La neoplasia è rara e classificata come tumore di basso grado nella classificazione WHO 2007 (grado WHO I).Il mio neurochirurgo mi ha relativamente tranquillizzato dicendomi che è una forma di tumore benigno, asportato radicalmente, che non dovrebbe darmi in futuro eccessivi problemi. Non mi ha dato certezze in quanto, anche se di basso grado, trattasi di tumore raro del quale ancora non si conosce l'evoluzione nel tempo. Ovviamente è da tenere periodicamente sotto controllo. Mi sarebbe utile un suo eminente parere in merito.Cordialmente
Risposta del medico
Dr. Piero Gaglia
Dr. Piero Gaglia
Specialista in Chirurgia generale e Oncologia

 Concordo pienamente con il Suo neurochirurgo.

Le probabilta' per il futuro sono tutte a Suo favore.

Viva sereno, senza pero' dimenticarsi dei controlli (anche un'eventuale recidiva locale non sarebbe un dramma).

Cordialmente

dott. Piero Gaglia

Risposto il: 06 Giugno 2013