Dopo aver contratto un infezione da clamidia circa 20 anni fa, sono stato sempre "molto attento"; questo mi ha preservato da ulteriori infezioni. Negli ultimi 5 mesi mi sono un po' lasciato andare; ho avuto rapporti a rischio con più partner, praticando sesso orale reciproco non protetto. Una di queste partner, per taluni atteggiamenti mi aveva reso dubbioso, ma purtroppo in certi momenti si spegne un po' il lume e adesso ne pago le conseguenze. In questo periodo sono stato attento nel cogliere eventuali sintomi.
Appena avvertito un lieve bruciore, una perdita appena accennata ho capito di aver contratto la gonorrea. Mi sono rivolto al medico che mi ha prescritto una cura a base di antibiotici. Documentandomi in rete ho raccolto una serie di informazioni più o meno accurate. Fermo restando la fiducia nel mio medico curante, per sciogliere qualche dubbio le porgerò alcune domande.
La diagnosi di gonorrea va confermata con esame microscopico diretto e tampone uretrale. Quest'ultimo va possibilmente condotto anche per la ricerca di Chlamidya e Mycoplasma.
La terapia si può instaurare dopo l'esame microscopico se positivo o dopo l'esito del tampone, se positivo. La terapia delle malattie a trasmissione sessuale è codificata in linee guida spesso aggiornate, che tengono conto della prevalenza delle resistenze ai vari antibiotici in una determinata regione e popolazione.
Si rivolga ad un Dermatologo Venereologo con esperienza nel campo oppure presso uno dei Centri per le Malattie a Trasmissione Sessuale, attivi in numerose città in Italia, spesso ad accesso libero, senza necessità di appuntamento o di impegnativa del Curante. Informi le sue partner, consigliando lo stesso anche a loro.