Gentili dottori,
richiedo questo consulto in seguito ad alcuni sintomi neurologici che avverto da un anno.
Brevemente: ho 30 anni. durante l'estate 2018, inizio ad avvertire sensazione di debolezza all'arto superiore sinistro e fascicolazioni, in ottobre 2018 effettuo una visita neurologica, a detta del neurologo "negativa" (salvo alcuni miei dubbi sul riflesso plantare sx, che ho la sensazione di aver scatenato volontariamente); a gennaio 2019 effettuo EMG ai 4 arti, negativa. Esito del tutto, quindi, "fascicolazioni benigne".
A distanza di poco meno di un anno, i sintomi sembrano attenuati, ma da qualche settimana avverto una sensazione di "contrazione" costante del pollice della mano sinistra, che si estrinseca soprattutto quando digito messaggi sullo schermo del telefono.
E' come se fosse una tensione costante, e in alcuni momenti si esacerba al punto da far contrarre qualche muscolo e da "bloccarmi" il pollice, impedendomi di procedere nella scrittura del messaggio. E' sufficiente che cambi posizione alla mano e il pollice torna come prima.
Una sensazione simile mi è parso di avvertirla quando avevo fascicolazioni all'eminenza tenar di sinistra: il pollice veniva per un istante spostato dal piano della mano, ma era una contrazione istantanea. Ora, invece, la avverto come sensazione di trazione costante che si esacerba quando scrivo messaggi.
Il resto delle attività manuali mi sembra di eseguirlo normalmente, non mi sembra di aver perso destrezza.
Sono un soggetto molto ansioso e stressato.
Il mio quesito è: se si fosse trattato di SLA, a distanza di un anno (ma probabilmente anche un po' di più, direi un anno e circa due mesi, forse) avrei sicuramente avuto anche altri sintomi? Oppure può darsi che sia una forma a lenta progressione che non si è potuta vedere all'EMG?
Grazie mille per l'attenzione.