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Esperto Risponde

Controllo mensile per 6-8 mesi

Salve, la ringrazio per l’attenzione. Io le avevo già sottoposto, ad ottobre 2006, i valori dei miei esami del sangue che riportavano: antitrombina III= 127%; APC-R= 120.6 sec; trigliceridi= 40 mg/dl; gamma-gt= 56 U/l; ALT= 65 U/l; AST= 35 U/l.
Lei aveva rilevato un lieve aumento delle aminotransferasi e mi aveva suggerito di ripetere tali esami per averne una conferma.
Nel frattempo, ho fatto un’ecografia completa all’addome superiore prescritta dal mio medico. Lo specialista in radiologia dice: “Normali i reperti ecografici del pancreas, visibile in tutte le sue porzioni, del fegato, senza lesioni focali, della milza, il cui diametro bipolare è di circa 90mm, e di entrambi i reni che sono nella sede abituale e hanno forma e dimensioni regolari. Lo spessore del parenchima è conservato. Le cavità non sono dilatate e nel lume non si osservano calcoli ecograficamente visibili. Assenza di calcoli anche nel lume della colecisti, che ha forma e dimensioni normali, e delle vie biliari intra ed extraepatiche, che non sono dilatate. L’asse spleno-portale è normale. L’aorta addominale ha calibro e decorso regolari con diametro antero-posteriore di circa 14 mm. Assenza di linfonodi para-aorto-cavali e ilari epatici ingranditi. Il dotto di Wirsung non è dilatato. Assenza di versamento ascitico”.
Inoltre, a gennaio (a circa tre mesi di distanza dai precedenti), ho ripetuto gli esami del sangue, questi i valori: antitrombina III= 120%; APC-R= 130.1 sec; gamma-gt= 51 U/l; ALT= 59 U/l; AST= 32 U/l.
Vorrei precisare che sono una ragazza di 26 anni, non bevo alcolici, e non pratico attività sportiva. Sono alta 160 cm e peso 61 Kg. In attesa di una sua gradita risposta la ringrazio anticipatamente.
Risposta del medico
Dr. Fegato.com
Dr. Fegato.com
Le consigliamo, per il momento, di controllare i valori delle aminotransferasi mensilmente per una durata complessiva di 6-8 mesi. Se alla fine di tale periodo persiste l’alterazione riscontrata, allora potrebbe essere il caso di effettuare un approfondimento mediante biopsia epatica. Infatti l’esame istologico epatico permette di stabilire con sufficiente precisione entità del danno epatico e sue possibili cause.
Risposto il: 01 Febbraio 2007