Lei ha un tipo di microcitemia (eritrociti di piccolo volume), ma i globuli rossi (MCV) stanno normalizzandosi in seguito all'apporto di ferro. Se è vero che non presenta una Talassemia (elettroforesi negativa) dove in genere c'è ipersideremia (cioè eccesso di sideremia), è probabile che la ferritina bassa dipenda da una
anemia da emorragia occulta oppure da una protratta
anemia sideropenica (da mancanza di ferro) per cui gli eritrociti hanno sofferto.
La Esofagogastroduodenoscopia accerterà le condizioni della parte alta del digerente. Nel caso di erosione micro-emorragica ci vorranno terapie adeguate alla patologia gastroenterologica e ulteriore terapia di ferro per ristabilire le riserve (la ferritina) ma nello stesso tempo, se lei continua ad avere microcitemia, il ferro può aumentare per l'aumentata emocateresi splenica (cioè per la morte prematura cui vanno incontro i globuli rossi piccoli di volume). Insomma il ferro, se c'è emorragia, va reintegrato, ma se c'è microcitemia va tenuto sotto controllo che non aumenti troppo. Le consiglio, in quest'ultimo caso, di consultare un ematologo e magari ripetere anche la ricerca dell'emoglobina fetale. Sia la diagnosi che la terapia ematologica è bene che sia seguita da un ematologo anche per le possibili implicazioni genetiche di una eventuale microcitemia da talassemia.
Comunque non vi è nessuna correlazione tra la microcitemia mediterranea e la problematica gastro-esofagea, mentre può esserci
correlazione tra ernia iatale, esofagite erosiva, ulcera emorragica e anemia da mancanza di ferro per una eventuale lesione erosiva o ulcerosa in ambito digestivo (esofago , stomaco , duodeno, ecc..).
Le consiglio infine, a tal proposito, di ricercare, da subito, il sangue occulto nelle feci e l'Helicobacter Pylori.
Cari saluti