I potenziali evocati sensoriali sono uno strumento elettrodiagnostico che permette di far percorrere degli stimoli artificiali lungo le vie nervose, registrando l' integrità del loro percorso fino ai centri nervosi superiori (in genere la corteccia cerebrale). Se si utilizzano degli impulsi elettrici si "visualizzano" le vie nervose composte da fibre grandi e dotate di rivestimento mielinico, se invece si utilizzano altri stimoli, come appunto gli impulsi laser, si riescono a visualizzare le vie nervose composte da fibre più piccole e meno mielinizzate. Questo fatto è importante perchè le vie nervose che trasportano le sensazioni dolorose al cervello sono in grande misura composte da fibre piccole e con poca mielina ( tra cui quelle classificate come fibre "a-delta"). Tutto questo serve a stabilire se un dolore cronico sia per caso sostenuto da una sofferenza del tessuto nervoso che porta le informazioni sensitive, tra cui quelle del dolore. Quello che le è stato riscontrato sembra una riduzione delle fibre che portano queste informazioni dagli arti inferiori (ginocchio) al cervello. Poi bisognerà vedere se: questa distribuzione topografica della riduzione delle fibre è correlabile con i suoi disturbi; se la biopsia della cute (in cui verranno contate e osservate le fibre nervose a-delta presenti nella pelle) conferma il riscontro dei potenziali laser; se le due cose insieme possono individuare la presenza di una malattia "di fondo" che abbia provocato la sofferenza nervosa e infine se questa ipotetica malattia sia in qualche modo guaribile.
Insomma, in bocca al lupo!