Buongiorno Gentilissimi Medici ho bisogno di un Vostro aiuto. Spiego la mia situazione. Sono risultato positivo al covid e sono stato asintomatico o paucisintomatico perché non avevo tosse e febbre ma solo qualche sintomo influenzale però non so se fossero sovrapponibili. Il PRIMO TAMPONE con esito POSITIVO è stato fatto in data 12 dicembre 2020 ed è stato refertato il 13 dicembre. Il SECONDO TAMPONE con esito POSITIVO è stato fatto il 20 dicembre ed è stato refertato il 22 dicembre. Il TERZO TAMPONE con esito NEGATIVO é stato fatto il 27 dicembre ed è stato refertato il 29 dicembre. Avevo pensato di fare il sierologico almeno dopo un mese dalla guarigione ma sono stato chiamato per fare il vaccino e ho dovuto prendere delle decisioni in fretta e purtroppo senza pensarci troppo. Un'altra data cronologicamente importante è il 12 gennaio 2021. In questa data la MATTINA ho effettuato le analisi del sangue per il sierologico, il POMERIGGIO ho fatto la prima dose del vaccino della fpizer-biontech e la SERA ho ricevuto il risultato del sierologico. I risultati del sierologico fatto a 31 giorni dalla positività accertata (12 dicembre) e a 16 giorni dalla guarigione (27 dicembre) sono: ANTICORONAVIRUS (Cov-19) IgG 11,4 UA/mL con un valore minimo che parte da 2,1 a salire ANTICORONAVIRUS (Cov-19) IgM 1,3 UA/mL con un valore minimo che parte da 1,1 a salire.
Non avendo una scala di valori massimi non capisco se questi valori siano bassi, normali oppure alti. In effetti questo conferma che ho avuto la malattia ma non capisco il valore delle IgM ancora superiore al minimo quando per l'ASL invece sono stato dichiarato guarito il 29 dicembre. In ogni caso non so se il tempo trascorso per fare il sierologico fosse troppo breve. Se ancora le IgM non sono scomparse del tutto può essere che le IgG aumentino ancora? Quindi la risposta immunitaria ancora è in atto? Ma la mia reale preoccupazione è quella che ho iniziato la somministrazione del vaccino. (Ho fatto la prima dose il 12 gennaio e dopo 3 settimane dovrei fare la seconda) QUESTO POTREBBE CAUSARMI DANNI ALLA SALUTE? E poi SE IO HO già una RISPOSTA ANTICORPALE IN CORSO, la somministrazione contemporanea del vaccino (circa un mese dal contagio) potrebbe in qualche modo INVALIDARE la RISPOSTA IMMUNITARIA del VACCINO? Cioè il vaccino potrebbe essere meno efficace o non essere efficace affatto? Oppure potrebbe proteggermi per tempo minore rispetto agli standard di protezione classici? E se si, per quanti mesi al massimo, indicativamente, sarei protetto? Pensate che dovrei rifarmi più in là di nuovo il sierologico per capire se ho ancora gli anticorpi? E se si, tra quanto dovrei rifarlo? Per favore Vi chiedo una consulenza per ogni domanda che Vi ho posto perché mi sto preoccupando. VI RINGRAZIO in anticipo per la disponibilità e la gentilezza. Aspetto una Vostra risposta. Buon lavoro.
Ammetto che è estremamente difficile rispondere ad ognuna delle sue domande. In letteratura non sono ancora presenti casistiche ampie che riguardano vicende come la sua, ma solo segnalazioni di casi isolati ed anedottici. Non sono segnalate comunque reazioni avverse a vaccinazioni ravvicinate alla infezione da Covid19, e viceversa. Per quanto riguarda comunque l'opportunità di somministrare la seconda dose o meno, riferisca il suo caso al medico vaccinatore presente, che si rifarà ai protocolli rilasciati dalle agenzie del farmaco europea e nazionale e alle indicazioni del Ministero della Salute.