Ogni crisi epilettica ha una sede di partenza: se non si riesce a individuare, si parla di crisi primariamente generalizzate (per esempio, la "classica" crisi di grande male), se si riesce ad individuare, spesso si riesce anche a capire qual'è l'area di tessuto corticale da cui nasce l'irritazione che poi tende a diffondere su tutto il cervello (crisi parziali secondariamente generalizzate). Nel suo caso, la zona del cervello, che si trova in una circonvoluzione del lobo frontale, è quella normalmente deputata a compiere i movimenti di deviazione dello sguardo nello spazio, e per questo quando "si accende" spasmodicamente provoca la caratteristica crisi che lei mi ha detto, chiamata appunto oculocefalogira.
Il fatto che le crisi stiano aumentando di frequenza dovrebbe spingere verso un miglior controllo farmacologico della sua epilessia.
Saluti