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Esperto Risponde

Cura batterio orecchio

A Novembre per la prima volta nella mia vita mi è venuta l'otite. Dopo un controllo dal medico di base che mi ha vista arrossata all'orecchio sinistro, ho fatto una cura di antibiotici, aerosol e antimucolitico. Dopo una settimana circa sono guarita. Il fastidio all'orecchio si è ripresentato a Febbraio per due giorni e dopo è andato via fino a Marzo, in cui mi è tornato il fastidio per altri due/tre giorni. Ora che è Giugno, due settimane fa, dopo mesi in cui stavo bene, ho avuto di nuovo un fastidio per altri due giorni. A questo punto mi è venuto il dubbio di non essere mai guarita totalmente da quella prima volta di Novembre. Ho fatto una visita quindi di nuovo dal medico che mi ha vista arrossata dopo una settimana (quando ormai il dolore non era più presente) e mi ha ordinato un tampone all'orecchio. Dal tampone è vento fuori che ho il batterio "pseudomonas aeuruginosa" anche se non provo più dolore né fastidio. L'unico fastidio che ho è un lievissimo ovattamento che sento solo delle volte e leggero fastidio che provo se infilo il dito o Cotton fioc all'interno dell'orecchio.
Risposta del medico
Specialista in Chirurgia odontostomatologica
Gentile Paziente, poiché si è già sottoposta alle visite specialistiche e alle cure del caso senza particolare successo, il quadro che lei descrive potrebbe forse essere sostenuto da una predisposizione strutturale e disfunzionale sottostante, quasi sempre ignorata. A lato della terapia medica può infatti essere utile considerare l'opportunità di rimuovere l'eventuale conflitto tra condilo mandibolare e l’orecchio. Per vari motivi legati in particolare al tipo di occlusione/malocclusione dentaria che il paziente presenta, i condili possono dislocarsi in una zona arretrata, entrando in rapporto con le superfici più distali delle cavità articolare che li ospita. Tali superfici sono in intimo rapporto con l'orecchio. In questo caso, assai comune, ogni qualvolta l'individuo deglutisce (e ciò avviene circa duemila volte al giorno a prescindere dalla volontà e dallo stato di sonno e veglia) i condili percuotono l'orecchio con più o meno violenza, come può essere facilmente riscontrato con la palpazione endoauricolare, infilando cioè i mignoli nei meati acustici, con i polpastrelli rivolti in avanti, e aprendo e chiudendo la bocca. Questo continuo stimolo meccanico può irritare il meato acustico esterno, rendendolo recettivo a fenomeni infiammatori e infettivi: si tratta , ad esempio , della tipica otite esterna “da piscina”, che impedisce a molti bambini di nuotare senza timori. Può inoltre stimolare la secrezione delle ghiandole ceruminose e causare le “orecchie sempre sporche”. Infatti, anche la secrezione di cerume e' fisiologicamente stimolata dal “massaggio” che, durante i movimenti masticatori, il condilo mandibolare opera sul condotto uditivo esterno: va da se' che, se questo massaggio e' eccessivo, anche la stimolazione può essere eccessiva, fino a facilitare la frequente formazione di tappi di cerume, o comunque una sgradevole ipersecrezione . Sottolineo che anche la letteratura scientifica riferisce che quando alcuni sintomi di usuale pertinenza otorinolaringoiatria non sono sostenuti da problemi otologici o comunque non trovano soluzione, è al possibile conflitto fra condilo mandibolare e orecchio che bisogna rivolgere qualche attenzione. Può trovare qualcheulteriore notizia su questo argomento visitando il mio siuto internet alla pagina “patologie trattate – patologie dell’Orecchio”: trova il link digitando il mio cognome e nome su Google. Per questo le consiglio di consultare anche un dentista-gnatologo che si occupi abitualmente di problemi dell'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) e di rapporti fra questa e l’orecchio: non tutti i dentisti amano coltivare questa sottospecialità . Cordiali saluti ed auguri
Risposto il: 11 Giugno 2019