anch’io sono stupito che la manovra di Valsala faccia passare la fibrillazione atriale (è possibile _ credo – che gli attacchi che passano siano delle tachicardie parossistiche sopraventricolari, e in altri casi abbia avuto effettivamente la fibrillazione striale). Dal punto di vista pratico, se gli attacchi sono ben tollerati e dal suo personale e soggettivo punto di vista la frequenza con cui avvengono è “tollerabile”, potrebbe anche non fare nulla, e pensare ad un trattamento soltanto se diventano più frequenti e mal tollerati. Il trattamento potrebbe essere: 1) farmacologico; 2) “interventistico”, con l’ablazione. In entrambi i casi – però – si riproporrebbe il problema di una diagnosi precisa del tipo di aritmia, che probabilmente dovrebbe essere fatta con uno studio elettrofisiologico.