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Esperto Risponde

depressione,, psicosi affettiva e ciclotimia

Gent.mo Dottore, dal 2007 "ho preso coscienza" di essere affetta da una profonda depressione associata ad ansia libera; successivamente a seguito ccidentale caduta ho subito grande trauma a entrambe le ginocchia, e questo epispdio ha "fatto esplodere"la mia depressione; da quel momento e' stata per me un percorso doloroso, divisa tra fisioterapia, visite psichiatriche con regolare psicoterapia. questo percorso e' durato dal 2010 sino ad oggi settembre 2013. A giugno di questo anno anno, a seguito fase di acuzie ho affrontato anche dietro consiglio specialistica ricovero presso struttura neuropsichiatrica per 40 giorni; avevo tanto sperato di avere un netto miglioramento,ma cosi non e' stato;sono afflitta da attacchi di panico, con ansia libera e pianto, cattiva memoria,dolore quotidianodiano costante alle mani e ai piedi; ho grosse difficolta a svolgere lavoro;ogni episodio bello o brutto e' ormai per me fonte di grandissimo stress emotivo. Sono scoraggiata,sconcertata, stanca; ho sempre lottato, cercato,reagito, ma ancora non vedo alcun miglioramento;io non sono piu' la stessa persona di prima; la prego mi aiuti, quale approccio terapeutico devo intraprendere per il mio problema? la prima diagnosi e' stata: depressione maggiore cronica endoreattiva; la seconda in clinica:disturbo di personalita'; diagnosi psichiatra visita odierna: diagnosi icd9= psicosi affettive- CICLOTIMIA. Dottore in che cosa consiste ? la ringrazio. Cordiali saluti
Risposta del medico
Dr.ssa Rosalba Trabalzini
Dr.ssa Rosalba Trabalzini
Specialista in Psichiatria

 CArissima, sinceramete non capisco quale sia il suo disturbo: esordisce con una sintomatologia con ansia libera ed attacchi di panico, arrivaiamo alla diagnosi di depresione maggiore per sconfinare nella psicosi schizo affettiva e ciclotimia. E' vero che possono esserci doppie diagnosi ma non  proprio tante in ordine sparso.  Mi verrebbe da consigliarle di andare davvero da un buon psicoterapeuta ma  che sia anche pshciatra, così da avere fialmente una  diagnosi certa e la possibilità di iniziare una psicoterapia ad indirizzo cognitivo. SArebbe interessante sapere quale metodica psicoterapeutica  è stata utilizzata.

Un  cordiale saluto

Rosalba Trabalzini 

Risposto il: 11 Settembre 2013