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Esperto Risponde

Descrivo l'attuale quadro diagnostico, ho 43 anni

Descrivo l'attuale quadro diagnostico, ho 43 anni fin dal 1983 mi è stata riscontrata una piccola insufficienza della valvola aortica, causata molto probabilmente di origine reumatica, ho sempre saputo che prima o poi mi sarei dovuto operare, verificando semestralmente il progressivo aumento dell'insufficenza della mia valvola aortica (tricuspide) ed oggi le misurazioni effettuate hanno fatto avvicinare quel giorno, la Diagnosi odierna è la seguente: Insufficienza aortica severa con dilatazione del bulbo aortico ai limiti della criticità. Quadro clinico stazionario di buon compenso di circolo. Normale la funzione del Ventricolo sinistro.
Provvedimento assunzione di Micardis 80, precedente Enapren 5.
Asintomatico, in classe NYHA 1°
O. CARDIACA: Toni ritmici, validi. Il tono accentuato sui focolai della base. Soffio mesosistolico espulsivo, di III grado su erb. Piccolo soffio protomesodiastolico in decrescendo, di II - III grado su erb e mesocardio udibile solo in decubito seduto.
O. Generale: Decubito indifferente. Giugulari piane. Fegato nei
limiti.
Non edemi declivi. Al torace: non segni di stasi polmonare.
E.C.G.: F.C. 78/min. Ritmo sinusale. Deviazione assiale
sinistra. Il tracciato è immodificato dal controllo precedente effettuato semestralmente.
P.A.: 120/80
Referto esame ecocardiografico: L'ecocardiogramma conferma la
presenza di una insufficienza aortica di grado severo con dilatazione del bulbo aortico sostanzialmente immodificata dal controllo predente ( 48 mm ). Non visibile il tratto prossimale dell'Aorta ascendente. Il ventricolo sinistro è moderatamente dilatato, normocinetico ( la FE, calcolata con Simpsom, è pari al 65% ). Nella norma il volume delle altre camere cardiache. La mitrale ha lembi un poco ispessiti e ridondanti, con aspetto prolassante in sistole. Non misurabile la PAPs. La vena cava inferiore è di calibro normale e collabisce completamente nell'inspirazione profonda. Non evidenza di patologia pericardica.
Il 20 Luglio 2004 ho avuto un leggero malore, ed al pronto soccorso di Legnano, da dove sono stato subito dimesso, sono stato visitato dal vice primario di cardiochirurgia la cui diagnosi è stata: episodio
pre-lipotimico - Non segni di stasi - Polsi periferici presenti, validi e simmetrici - Da segnalare solo un respiro aspro.
Il consiglio finale è stato quello d'intervenire nei prossimi
mesi chirurgicamente, nell'elencazione delle diverse possibili tipologie d'intervento, da me già conosciute nei colloqui con cardiologi alternatesi negli anni, il principale confine, chiaramente oltre a quello della miglior riuscita dell'intervento, è quello che permette di evitare l'assunzione post operatoria di anticoagulanti con tutte le problematiche che ne concernono, quindi valvole biologiche, ricostruzione o Intervento di Ross, o come la più auspicabile procedura di Yacoub - David. Mi è sempre stato proposto in primis solo la sostituzione della valvola con una meccanica e da due anni ossia da quando l'aorta ascendente ha cominciato lievemente a dilatarsi, con inserimento del cosidetto tubo-valvolato, solo dopo una visita a S.Donato (Mi) mi è stata prospettato un intervento con eventuale tecnica ricostruttiva. Le chiedo se potete ritenere possibile l'eventualità di una ricostruzione radicale della radice aortica con la procedura di Yacoub, che consente appunto di ricostruire la valvola stessa eradicando al tempo stesso la dilatazione dell'aorta.

Esame: TC TORACE-ADDOME SUP.-INF. (senza e con contrasto )
Data: 06/10/2004

Referto:

Esame eseguito con tecnica di acquisizione volumetrica,prima,durante e dopo infusione endovenosa di mezzo di contrasto organo iodato non ionico. L'aorta toracica ascendente presenta a livello del piano sovravalvolare diametro massimo di 44 mm, nel tratto intermedio diametro di 42 mm e di 35 mm nel tratto distale a livello dell'arco. L'aorta toracica discendente ha diametro massimo di 27 mm. L'aorta addominale sottorenale ha diametro massimo di 18 mm. Non evidenza di calcificazioni aortiche né di calcificazioni delle arterie coronarie. Non alterazioni pleuroparenchimali a focolai in atto. Non adenopatie in sede ilare e mediastinica. Non versamento pleurico. Fegato nei limiti della morfologia e dimensioni, indenne da lesioni focali. Non alterazioni morfodensitometriche a carico della milza, pancreas e surreni. Reni in sede, nei limiti per morfologia, dimensioni e densità. Conservato, bilateralmente, l'effetto nefrografico e l'eliminazione di urina iodata. Non tumefazioni linfonodali a carico delle stazioni lombo-aortiche e pelviche. Vescica normodistesa, indenne da grossolane vegetazioni intrinseche.
Grazie Saluti
Risposta del medico
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Lei si è informato molto bene sulle alternative e i loro rischi. Gli interventi di ricostruzione sono più delicati e vengono eseguiti solo da alcuni cardio-chirurghi in base alla loro esperienza e alla valutazione della valvola che danno vedendo l’ecocardiogramma e vedendola una volta aperto il cuore. Se preferisce questa soluzione dovrebbe affidarsi a un chirurgo che abbia esperienza in questo tipo di intervento. La sostituzione con protesi meccanica o il tubo valvolato sono soluzione tendenzialmente più sicure, anche se uno deve poi sopportare il trattamento anticoagulante che, le assicuro, col tempo diventa una routine.
Risposto il: 04 Luglio 2005