Caro amico non sono del parere dello pneumologo consultato. Considerando quanto è stato riportato a me sembra molto più probabile possa trattarsi di un disturbo secondario a reflusso gastro-esofageo. Questi fenomeni possono subdolamente mimare molte condizioni cliniche portando medico e paziente in direzioni sbagliate che, come in questo caso, non fanno godere di alcun vantaggio con le terapie effettuate. Provi a modificare radicalmente la sua dieta, in particolare a sera. Faccia pasti piccoli. Prediliga il pesce e la carne macinata. Provi a masticare bene ed attentamente. Spenga il televisore quando mangia e non parli ottenendo così una masticazione a bocca chiusa. Questo le consentirà di evitare l'ingurgitare aria e, conseguentemente, il fenomeno del ballonzolamento dello stomaco sotto il diaframma che porta di norma ad extrasistoli. La prevenzione del reflusso gastrico in esofago ridurrà l'infiammazione di quest'ultimo che causa senso di strangolamento e difficoltà respiratorie. In genere vengono associati farmaci che riducono l'acidità gastrica (inibitori della pompa protonica) antiacidi e regolarizzatori del movimento intestinale. Molto utili sono i prodotti che prevengono in maniera locale il reflusso.