L’infezione da virus dell’epatite C (HCV) si può oggi classificare in vari modi, uno di questi prevede la tipizzazione del genotipo del virus C. Cioò attualmente siamo in grado di poter differenziare, nell’ambito della famiglia dei virus C, a quale ceppo appartiene il virus C che lei ha contratto. Sei genotipi maggiori, numerati da 1 a 6, e numerosi sottotipi, nominati per lettere dell’alfabeto, sono stati identificati mediante somiglianza molecolare. Le differenze molecolari tra i genotipi sono relativamente ampie ed essi hanno una differenza di circa il 30%. I genotipi 1, 2 e 3 hanno una distribuzione ubiquitaria, mentre I genotipi 4, 5 e 6 sono localizzati in specifiche e ristrette regioni geografiche. Il genotipo 1, particolarmente 1b, non risponde alla terapia farmacologia con interferone pugilato associato alla ribavirina così favorevolmente come i genotipi 2 e 3. Il genotipo 1 può anche essere associato ad una maggiore severità della malattia e ad un più alto rischio di epatocarcinoma. Tuttavia tutto quanto detto si riferisce al virus e non alla condizione della malattia epatica. Pertanto per la definizione di quest’ultima è necessario eseguire, se non è stato già fatto, un approfondimento clinico che permetta di stabilire l’entità del danno in funzione di eventuali strategie di trattamento.