I quesiti, più che comprensibili, che lei ci rivolge sono da un lato molto semplici da rispondere, dall’altro difficili, in quanto non ci è possibile conoscere la reale condizione di sua madre. Pertanto le risposte non potranno altro che essere generiche e non è detto che possano adattarsi realmente al problema di sua madre. Per questa incombenza il più adatto ad aiutarla è certamente il medico che la segue da vicino. L’epatite cronica da HCV, in quanto tale, non crea molti disturbi al paziente che ne soffre. Questa malattia si esprime attraverso alterazioni degli esami di laboratorio e rappresenta un fattore di rischio di sviluppo di problemi più gravi, quali la cirrosi e l’epatocarcinoma. Nelle fasi iniziali, di epatite cronica, appunto, non vi sono regimi dietetici particolari da seguire, ad eccezione della unica regola assoluta di astenersi dall’assunzione di bevande alcoliche, unico vero rimedio dietetico utile da seguire. Pertanto sua madre può e deve mangiare di tutto senza alcuna preoccupazione. In questa fase l’unica terapia possibile è rappresentata dall’interferone associato alla ribavirina. Tale terapia va valutata in funzione delle controindicazioni e l’età avanzata potrebbe far desistere dall’intraprenderla. Il discorso può essere diverso se invece si tratta di una condizione più avanzata di malattia che rientra nella cirrosi. In questo caso anche, tuttavia, bisogna poi distinguere se è una cirrosi compensata, cioè senza segni di ittero, ascite od encefalopatia epatica o se sia presente un qualche segno di scompenso. Come vede le cose possono essere un poco più complicate a seconda dello stadio in cui si trova il paziente con malattia epatica cronica da virus C e quindi non è possibile dare consigli specifici cge si adattino per tutte queste condizioni.