Salve, purtroppo si crede che del nostro corpo si possa fare quel che si vuole aspettandoci una risposta desiderata. Non è così. Si dovrebbe fare una attenta valutazione di come e quando si è aumentati di peso per poi sviluppare un programma che ci porti a ridurlo nel modo meno traumatico possibile.
Credere di poter perdere peso in modo repentino porta l'organismo in toto a valutare questo comportamento come una concreta minaccia a salute e vita, tesaurizza la minaccia e la registra. In tale periodo è facile perdere anche una percentuale di massa magra metabolicamente attiva. Terminato il momento critico, appena possibile reagisce in modo da recuperare il suo peso iniziale con gli interessi. Ciò per assicurarsi che di fronte ad eventuali altre minacce si abbiano più opportunità di sopravvivenza. Tra l'altro il tessuto adiposo non è una massa informe ma un vero e proprio organo, non la tedio con termini come leptina e grielina ecc...
Una madre che si alimenti poco e male durante i primo tre mesi di gravidanza avrà un'altra probabilità di vedere il proprio bambino diventare obeso sin dai primi mesi di vita. Il feroce istinto alla vita ed alla sopravvivenza si manifesta sin dal primo anelito biologico della vita stessa! Se non l'ha già fatto, le consiglio una valutazione della
funzionalità tiroidea, affidarsi ad un
Medico Specialista in Scienza dell'Alimentazione e redigere puntualmente un diario alimentare giornaliero per almeno tre mesi. L'attività fisica fisica poi non può che essere fondamentale, ma deve essere remunerativa, cioè dare gratificazione o una "guadagno", mi limito, ma non voglio sottrarle ulteriore tempo.