Cara amica,
pochi sanno che le corde vocali servono per parlare ma anche per una buona dinamica deglutitoria. Per cui quando si lede il nervo che le fa muovere (il NLI o nervo ricorrente) generalmente si ha un'alterazione della deglutizione (disfagia) soprattutto per le consistenze liquide (acqua) o semiliquide (saliva). Noi produciamo circa 600-800 cc di saliva al giorno che viene costantemente deglututa con atti involontari durante il giorno e la notte. Se una delle due corde vocali non funziona, si altera il meccanismo descritto e il liquido o la saliva si accumula ai lati della corda vocale non funzionante (nei seni piriformi) e tende a tracimare quando è troppa o quando la posizione del capo cambia, finendo sulle ed oltre le corde vocali, facendo così scattare il riflesso della tosse che lei mi ha descritto.
Le consiglio pertanto un esame molto particolare che si chiama FEESST, in italiano Studio Endoscopico della Deglutizione, per vedere il meccanismo deglutitorio mentre sta avvenendo, esame semplice, non doloroso e ripetibile. Ci sono pochi foniatri che la eseguono, ma è un esame dirimente.
La logopedia va bene per insegnare alla corda vocale sana a muoversi di più e compensare la controlterale paretica. Va iniziata al più presto.
Io non prescrivo mai antitussivi o anticatarrali, preferisco insegnare al paziente le posizioni di sicurezza del capo (nel suo caso specifico dovrebbe deglutire con il capo lievemente flesso in avanti e ruotato a sinistra, dal lato leso). Importante inibire l'eventuale reflusso con farmaci che il suo Curante conosce molto bene, perchè non sarebbe in grado di gestirlo correttamente.
Mi faccia sapere come va.
Un caro saluto.
Cossu.