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Esperto Risponde

Disfunzione erettile

Sono un ragazzo di 28 anni vi scrivo riguardo una storia che ormai sembra non avere una fine e sta diventando un'incubo.. tutto inizia in agosto 2017 con dei leggeri dolori anali e calo della libido con relativa disfunzione erettile, preoccupato mi rivolgo subito a un urologo per verificare il problema.. dalla visita risultava una leggera prostata infiammata e per sicurezza mi consiglia un esame delle urine e una spermocultura risultate entrambe negative mi consiglia una cura di Ciproxin e supposte di cortisone (nonostante non c'era nessun tipo di batterio).. finita la cura i sintomi non migliorano anzi dalla situazione lieve arrivo alla completa disfunzione erettile con mancanza di erezioni notturne e pomeridiane spontanee, stufo di tutto questo mi rivolgo ad un'altro urologo che praticamente ha riguardato la prostata e nonostante non era piu' infiammata mi ha riprescritto un'altra urinocultura e spermocultira (risultate anch'essi negative) mi ha consigliato una cura di bactrim forte e altre supposte di cortisone.. i mesi passano e ho rivhiesto aiuto a 3 urologi differenti stesse cure antibiotici, cortisone, antidolorifici integratori ma nonostante tutto i sintomi non passano anzi entra un nuovo dolore alla schiena fatto risonanza ed e' venuto fuori 2 piccole ernie e 2 radicoliti ( che sto curando con punture di ozono consigliato dal medico che mi ha visitato) poi ultimamente soffro di un fortissimo dolore intestinale che peggiora appena mangio qualcosa (gia' fatto test delle intolleranze ed e' venuto fuori paff altissimo con una grande infiammazione sanguinia sto seguendo una dieta particolare per evitare i cibi di cui sono intollerante ma la situazione non migliora vado in bagno circa 3 volte al giorno perche' e' l'unica maniera per soentire sollievo) avevo fatto anche un esame per la prolattina che era a 24 ( anche se in quel periodo dormivo poco e avevano dato la colpa allo stress) nonostante tutto questo i sintomi della disfunzione erettile non sono passati hanno avuto un leggero miglioramento grazie all'alimentazione ma niente di eccezionale il peme risulta ancora non durissimo e la libido molto scarsa e' come se il mio membro non fosse piu' del mio corpo lo sento indolenzito e a volte la sensibilita' e' molto scarsa non provo piu' piacere non ne faccio un problema psicologico perche' grazie a dio ho una ragazza magnifica che mi sta molto vicino ma io sono stufo di vivere cosi a volte penso fi farla finita in qualche modo perche' vedo che nonostante tutti i soldi spesi e i medici consultati nessuno e' riuscito ad aiutarmi sto davvero male per questa cosa, cosa potrei fare ancora?! Un eco dopler?! Per l'intestino una gastoscopia?! Potrebbe essere l'intestino che mi causa problemi erettivi e scarsa libido?! Ho letto che il paff alto si traduce con un aggregazione piascrinica e' come se non arrivasse il sangue come un tempo a volte mi si addormentano anche le gambe e le braccia. Spero in qualche aiuto perche' io non so piu' dove buttare la testa e anche pagando non so dove andare che strada prendere non posso andare avanti cosi sono davvero disperato scusate lo sfogo e grazie in anticipo attendo una risposta.

Risposta del medico
Dr. Francesco Avino
Dr. Francesco Avino
Specialista in Endocrinologia e Endocrinologia e malattie del ricambio
Penso che i suoi problemi siano due: quello intestinale e la disfunzione erettile e nessuno dei due mi sembra essere stato indagato a fondo. Per i problemi intestinali sentirei un gastroenterologo, tante le diagnosi ipotizzabili e non ancora seriamente considerate, ad esempio è stata presa in considerazione l'ipotesi di un M.di Crohn o di altre malattie infiammatorie croniche del grosso intestino? Per il disturbo erettile è stato fatto qualcosa di più ( visita urologica, dosaggio della prolattina), ma molte cose ancora restano da fare. Le posso dire (e sto ragionando nel mio settore specialistico), che oggi abbiamo a disposizione i mezzi necessari per risolvere praticamente tutti i casi di disfunzioni erettile, anche quelli più disperati (e non mi sembra il suo caso, almeno stando a quello che ha scritto). Va approfondita la diagnosi e da subito è proponibile una terapia che le darà i primi incoraggianti risultati
Risposto il: 05 Dicembre 2018