E' probabile che quanto descritto sia in relazione con l'assenza dei tre giorni di settembre ed anche con la nascita del fratellino.
Un mio rispettato maestro usava dire che, in questi casi, è opportuno occuparsene piuttosto che preoccuparsi. Innanzitutto cercherei di legittimare il comportamento del piccolo, che tende alla rassicurazione e vuole avere la garanzia (tangibile) che i genitori non lo abbandoneranno ancora; ed è questa la vera "preoccupazione".
Allo stesso tempo chiederei l'aiuto ad un/una professionista con esperienza di psicoterapia affinché si possa definire meglio il quadro della situazione, riguardo al bambino ed anche rispetto a tutta la famiglia, gli stili di vita e la genitorialità. In modo da rassicurare mamma e papà ed impostare adeguatamente un intervento di supporto e orientamento.