Gentili dottori sono una persona molto ansiosa in cura con Escitalopram per attacchi di panico. Scarico spesso il nervosismo sull'apparato digerente. Pochi anni fa ho avuto problemi di colon irritabile con feci molli alternate a feci dure, poi risolte con farmaci da banco per colon irritabile. Fino a qualche mese fa mi scaricavo con feci morbide e senza bisogno di spingere. Avendo impellenza nello scaricarmi ed avendo carta igienica sporca e umida, da una visita proctologica mi hanno trovato un prolasso rettale di livello iniziale. Da circa 5-6 mesi a questa parte ho una defecazione disturbata, nel senso che sento il normale stimolo a defecare (non più urgente come prima) ma quando inizio a defecare espello subito poche feci frammentate o a forma di piccoli salsicciotti (lunghi pochi cm) e mentre escono sento l'ano chiudersi e le rimanenti feci ritornano su o restano incastrate. Devo così ritornare dopo poco tempo per espellere anche la rimanente parte. Raramente l'ano si apre completamente ed espelle tutte le feci. Considerando che ho un prolasso rettale, il medico di base propende per un problema al pavimento pelvico, anche in assenza di altri problemi oltre a questo (infatti non ho dolori, sangue, febbre, dimagrimento, diarrea, gonfiori….). La cosa che non riesco a spiegarmi è l'insorgenza improvvisa della cosa: nel giro di qualche giorno mi sono trovato con questi disturbi che da allora continuano. Cosa può essere? Emorrodi interne? Colon irritabile? Disturbi ai muscoli dell'ano? Problemi più seri...? Grazie
Oltre ad una visita specialistica proctologica dovrebbe eseguire una rettoscopia e successivamente una defecografia per una migliore valutazione clinica dei suoi disturbi.
Cordiali saluti