Gentile Signore,
in effetti i disturbi ad urinare come ce li riferisce parrebbero piuttosto consistenti ed a sei mesi di distanza dall'intervento la situazione dovrebbe ormai essere sufficientemente stabilizzata. La possibilità di passaggio di un catetere è abbastanza confortante e dimostra l'assenza di una ostruzione importante. Considerando però come si presentano i disturbi stessi, riteniamo che siano da escludere anche altri problemi, anatomici e funzionali, che potrebbero sussistere a livello della zona operata, ovvero della congiunzione (anastomosi) tra uretra e vescica. Questo può essere fatto eseguendo una radiografia (cistografia minzionale) e/o una valutazione endoscopica (cistoscopia). Inoltre, una indagine urodinamica potrebbe chiarire definitivamente la presenza di un disturbo funzionale della vescica, possibile anche se non si rilevassero alterazioni ai precedenti accertamenti.
Per quanto riguarda il sildenafil (Viagra), questa forma di "riabilitazione" vascolare del pene non ha tempi definiti, ovviamente molto varrà la qualità dell'erezione senza supporto farmacologico. Questa valutazione potrebbe farsi in qualsiasi momento per avere un'idea di massima su come e quanto si dovrà proseguire.
Saluti